Infatti stanno arrivando delle lettere alle agenzie di San Francisco che avvisano i dipendenti che non potranno più comprare un Mac beneficiando dei fondi comunali. Chi lo volesse, però, lo può acquistare, ma anche le procedure per averlo sarebbero notevolmente più lunghe.
Questa mossa in realtà è giustificata, dato che la legge statunitense obbliga gli enti pubblici ad acquistare almeno il 95% degli apparecchi dotati di certificazione EPEAT.
Prima di lasciarvi, vi dico due piccole curiosità:
- Apple contribuì a creare alcune norme alla base della certificazione EPEAT
- tra le norme, vi è quella che i dispositivi devono essere facilmente smontabili con attrezzi comuni, per poter riciclare i materiali; ma si sa che ad Apple non piace questa strategia
[aggiornamento]
Apple si difende dalle critiche dei giorni scorsi con questo comunicato:
Abbiamo un approccio compressivo alla misurazione del nostro impatto ambientale e tutti i nostri prodotti rispondono e rispettano Energy Star 5,2, il più vincolante standard energetico sostenuto dal governo americano. In aggiunta a questo siamo leader nell’industria in quanto forniamo per ogni prodotto le emissioni di gas serra. Ogni prodotto Apple è superiore in tutte le aree di impatto ambientale non misurate dall’EPEAT, come la rimozione dei materiali tossici.Secondo Apple quindi l'EPEAT è importante, ma è una nullità in confronto alle altre certificazioni che Apple dà sui suoi prodotti. In parte è vero, in quanto l'EPEAT non prende in considerazione il cunsumo energetico o l'emissione di gas serra, ma SOLO se il prodotto è facilmente riciclabile.
Kevin Maggi
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